Robot Sirelli

I prodotti Unimec prendono vita grazie a Massimo Sirelli: l'azienda “adotta” un robot

Grazie alla fantasia di Massimo Sirelli e all'esperienza del suo personale, ora Unimec ha una nuova mascotte... Un robot!

Dalla sua fondazione - nel 1981 -  Unimec ha realizzato prodotti destinati ad ogni tipo di applicazione: siderurgica, alimentare, aerea, offshore e tante altre. Ma se vi dicessimo che alcuni dei nostri pezzi sono stati assemblati per realizzare... un robot?

LM-81: così è stata battezzata la nuova “mascotte” di Unimec, letteralmente venuta alla luce grazie all'ingegno e la fantasia di Massimo Sirelli, uniti all’esperienza e la maestria del personale di Unimec, che ha aiutato Massimo ad assemblare le varie parti del robottino.

Questo artista è un giovane calabrese che ha fatto della sua passione un vero e proprio lavoro: Dopo aver visto i prodotti Unimec ed essersene innamorato, Sirelli ha deciso di utilizzarli per il suo progetto “Adotta un robot” che consiste proprio nel realizzare robot utilizzando materiali di scarto e prodotti nuovi. Così è nato LM-81, attraverso l'assemblaggio di diversi componenti Unimec che sono stati uniti tra loro senza l'aggiunta di colla, ma solo con 23 viti e 12 rondelle:

  • per il busto è stato utilizzato il carter del martinetto taglia 407;
  • la testa è il carter del del rinvio taglia 86;
  • un perno laterale del martinetto della taglia 306 forma il collo;
  • le gambe sono due v.s.f. motorizzate del martinetto della taglia 407 e le caviglie due chiocciole RG relativo al martinetto della taglia 559;
  • i piedi sono composti da due chiocciole del martinetto della taglia 407;
  • al posto degli occhi il LM-81 ha una coppia conica taglia 54;
  • le spalle sono costituite da 2 terminali TOR;
  • le mani sono due terminali TFC, le braccia due aste TpN 30x6;
  • il “cuore”, infine, è una ruota elicoidale in bronzo.

Sirelli ha definito il magazzino di Unimec come il suo “parco giochi” e ci ha raccontato che - grazie a LM-81, un robot unico nel suo genere - per la prima volta aveva occasione di lavorare con materiali come bronzo, acciaio, acciaio inox e ghisa; ora il robot è in sala riunioni, in modo che tutti possano “andarlo a trovare”.

Questo robot non è solo un “insieme di pezzi”, ma una composizione a cui vogliamo dare vita, così come accade con tutte le applicazioni in cui vengono utilizzati i prodotti Unimec. Ogni sua parte è espressione di qualcosa che arriva da Unimec: sono i nostri componenti, il nostro mondo, che l'artista ha saputo poi rileggere e assemblare in un unicum. Poi, chissà, forse nel futuro adotteremo qualcun altro per fare compagnia a LM-81…
 

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